sabato 20 giugno 2020

OAIA scuola,sport,arte

U B A M 
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dott.Umberto Bielli 

Nessuno me lo ha raccontato;ho lavorato con allievi di nuoto o di varie discipline artistiche in questa settimana(15-20 giu 2020):
bambini con paure,iperattivi o ipoattivi,bambini caricati a molla che escono da casa dopo tre o quattro mesi.

Stress e timori dove prima non c'erano,regressioni perfino quasi tecniche in acqua (nuoto) o al pianoforte.Spugne che assorbono le paure di genitori/conviventi/tutori ma,con una bella dose di chiusura ed esclusione,non lo vogliono far vedere;attenzione maniacale alla precisione (manie di pulizia) o,all'opposto,voglia di trasgredire tutto e tutti dopo uno stop forzato di troppi giorni senza sapere,senza speranze,farcito di soli divieti.
Socializzazione reale accantonata e annullata spesso con esiti tuzioristici infiniti e maniacali.
Sintomatologie dolorose somatiche o viscerali venute fuori nel periodo Covid19 con umori altalenanti e irritabilita',incidenti in bagno e gesti di autoconforto come succhiarsi il pollice o tornare al ciuccio oltre i 2/3 anni. 
I piu' piccoli non si lamentano;dobbiamo saperli comprendere.
Tre mesi di iniezioni a base di paura,sconforto,obblighi,castighi e i piccoli ci rimettono ora e tra qualche anno-se non le smettiamo con allontanamenti e manie di guerra al virus-gli infausti esiti;pediatri che non possono dirla tutta, il Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza e il suo "urlo smorzato" contro le troppe ore al computer dannose ma incentivate dal Governo...l'isolamento finira' per abbassare le difese immunitarie di un sistema protettivo che dovrebbe essere a contatto con virus e batteri per potersi attivare e sconfiggerli;lo stress debilita le barriere di difesa;il lisozima nel muco e nella saliva come i batteri sulle mani,se eliminati,apriranno la strada ai virus e alle loro varianti facilitati/e nell'ingresso in un corpo privo delle prime difese immunitarie naturali.
Perche' con il Covid non se ne parla più?
Quali gli obiettivi?
Dove andremo a finire?Teleologia Covid? 

Dal Sud-America all'India,dal Myanmar all'Africa rimbalzano nei tg e nei social notizie di un Covid19 nel mondo che esaspera ed evidenzia mali e criticita' esistenti da secoli.

Basta con le stigmatizzazioni.

Un appello al ritorno a scuola in classe,alle attivita' di socializzazione reali,fondamentali per i piu' piccoli,allo sport,alle feste,
alle attività
concertistiche,all'arte. 

Non si puo' trasformare il mondo in una gigante sala operatoria pulita,sanificata e decontaminata dove tutti siamo al sicuro da tutto e per sempre.Attenzione alle regole sanitarie non e' psicopatologia indotta da ipomania o mania.Un virus circola,muta,rimane latente e libero,muore:abbiamo i mezzi per proteggerci e non per farci impaurire.

Un appello ai genitori quello di ripartire e tornare a portare alle varie attivita' i piccoli:la non socializzazione oggi e' una mina per il loro futuro.
Senza affetto e vicinanza,senza contatti interpersonali, alle eta' piu' piccole e delicate,si reprimono sentimenti e si generano problemi nella crescita.

Inclusione e' parola strappata dai politici alla didattica scolastica, spesso con ignoranza e incoscienza.
Inclusione,non discriminazione:siamo sulla strada sbagliata con questa gestione delle cose.
Didattica,metodologia,
metodo,strategie,tecniche.
Nella scuola si puo' includere,con sforzo e impegno,con l'esempio e la vicinanza...ma in classe.
Da settembre 2020 si ritorni in classe!

Progetto OAIA
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dott.Umberto Bielli
21 giugno 2020

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